Roma, 24 set. (AdnKronos) - "La differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi anche perché campi coltivati e piante da frutto svolgono un ruolo centrale di contrasto dell’inquinamento ripulendo l’aria dall’ anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10". Lo afferma Coldiretti, commentando il rapporto Ispra sul consumo di suolo in Italia. "L'agricoltura italiana è l'attività che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli". Il 2019, sottolinea Coldiretti, entra fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi con una temperatura che è stata superiore di 0,7 gradi rispetto alla media. Il dato conferma la tendenza al surriscaldamento denunciata dal movimento Fridays for future di Greta Thunberg."La classifica degli anni interi più caldi lungo la penisola negli ultimi due secoli si concentra", spiega Coldiretti, "nell’ultimo periodo comprendendo nell’ordine anche il 2018, il 2015, il 2014 e il 2003".