Roma, 20 set. (AdnKronos) - "La vertenza dei lavoratori Ex Mercatone uno non cada nel dimenticatoio. La grave condizione reddituale degli addetti di un settore altamente frammentato merita attenzione al pari dei lavoratori di altri comparti". Lo affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, preoccupati in vista del 31 ottobre, termine della presentazione di offerte vincolanti per l’acquisto dell’intero o parte del perimetro del compendio aziendale, e dopo il rinvio dell'incontro del 16 settembre che si doveva svolgere al ministero dello Sviluppo economico.I sindacati, in particolare, sollecitano il ministero a convocare un nuovo tavolo."Futuro incerto quello dei 1.860 lavoratori ex Mercatone Uno", dichiarano i sindacati di categoria, sollecitando ancora il Mise sul tavolo per assicurare una supervisione istituzionale, maggiori garanzie di trasparenza e il ripristino di corrette relazioni sindacali. "Bisogna rivedere le modalità di coinvolgimento degli attori coinvolti, ora impossibilitati a procedere" spiegano le tre sigle, "e intervenire sullo stallo nell’attivazione delle politiche attive a livello regionale". Sullo sfondo anche la situazione dei 10 mila dipendenti delle aziende fornitrici in attesa di essere pagate e l’utenza che non ha ricevuto la merce già saldata.I sindacati evidenziano "l'anomalia che caratterizza l’operato del collegio commissariale nelle relazioni sindacali e con i lavoratori", per cui la comunicazione a mezzo stampa sullo stato di avanzamento della ricerca di potenziali acquirenti, stavolta trasmessa anche a loro, "presenta dati assolutamente generici e fuorvianti". A poco più di un mese dalla conclusione ipotizzata per la ricerca di possibili acquirenti, si dichiarano quindi ulteriormente preoccupati.