Roma, 20 set . (AdnKronos) - “Abbiamo chiesto, con lettera formale, a tutti gli europarlamentari Verdi di votare ‘no’ all’ingresso del M5S nel gruppo Greens/Efa. Benché Di Maio sostenga la possibilità, per il suo partito, di rafforzare la propria identità a livello europeo legandola ai temi dell'ambiente, sottolineiamo che, tra noi e loro, esistono delle differenze sostanziali”. Così in una nota Elena Grandi, co-portavoce nazionale dei Verdi, e Angelo Bonelli, coordinatore dell’esecutivo nazionale dei Verdi.“Il primo tema a segnare la distanza riguarda la democrazia: nella cultura ecologista italiana ed europea - sostengono Grandi e Bonelli - è impensabile che ci possa essere un partito controllato da una Srl, come è impensabile che il dissenso possa essere ridotto al silenzio con epurazioni decise da un singolo o attraverso sanzioni pecuniarie”.“È altrettanto vero che, per noi, l’ecologia e l’accoglienza rappresentano dei valori fondamentali, non questioni di opportunità politica che cambiano a seconda degli alleati di Governo: fino allo scorso agosto, il M5S ha condiviso ogni singolo provvedimento con la Lega, avallando i vari decreti sicurezza, condoni edilizi e numerosi altri scempi ambientali senza mai condurre una seria autocritica al termine di quell’esperienza. Viste tali premesse – concludono Grandi e Bonelli – i nostri rapporti con il M5S non possono che muoversi nel solco di una forte distanza”.