Milano, 12 set. (AdnKronos Salute) - Un viaggio di 30 giorni che toccherà 15 città per un totale di 1.800 chilometri da percorrere. Arriva in Lombardia il tour nazionale #AdessoBasta promosso dai medici di famiglia della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), che a bordo di un camper ascolteranno le esigenze dei cittadini "per poter avanzare al nuovo Governo richieste che tengano in considerazione i reali bisogni socio-sanitari della popolazione", hanno spiegato i camici bianchi presentando l'iniziativa in Regione. "Questo tour, fortemente voluto da noi medici di medicina generale, è l'ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di quanto i pazienti siano il nostro 'motore' e quanto le loro esigenze siano le nostre", afferma il segretario nazionale Fimmg, Silvestro Scotti, che promette "presenza costante" sul camper. "La figura del medico di famiglia è troppo importante", sottolinea, specie considerando che nel 70% dei casi è proprio lui il principale riferimento per i problemi di salute, con percentuali superiori all'85% nella popolazione più anziana. "Con il tempo si crea un rapporto di fiducia oserei dire indissolubile con l'assistito, garantendo così una continuità di cura", testimonia Scotti. "Le proposte portate avanti dalla nostra Federazione - evidenzia il segretario Fimmg - sono volte a sviluppare e migliorare l'organizzazione dell'assistenza sul territorio. Abbiamo un contratto di lavoro i cui contenuti devono essere cambiati per poter soddisfare meglio i bisogni di salute dei nostri assistiti. Abbiamo bisogno di una politica che investa nella medicina di famiglia con provvedimenti specifici".Questa mattina il tour #AdessoBasta ha fatto tappa a Olgiate Molgora (Lecco); questo pomeriggio si trova a Legnano (Milano), e nella mattinata di domani sarà a Olda, frazione di Taleggio nelle valli bergamasche (dalle 9 alle 13 in piazza Amilcare Arrigoni). Tre soste fra tante, a dimostrare che "il tour toccherà i Comuni più piccoli perché è in questi territori che occorre portare nei nostri studi le nuove tecnologie che permettano al medico di medicina generale di rispondere meglio alle necessità dei propri assistiti", dichiara Gabriella Levato, segretario generale regionale di Fimmg Lombardia."Ma è giusto dire - segnala - che a tantissimi medici manca il supporto dell'infermiere di studio, del personale amministrativo o dell'assistente sociale o del terapista della riabilitazione. Gli esami di diagnostica di primo livello, come l'elettrocardiogramma o la spirometria o un holter cardiaco o pressorio, possono essere eseguiti, anche in telemedicina, nei nostri studi". "Dobbiamo far sì - conclude - che il medico di medicina generale abbia la possibilità di prescrivere anche i farmaci con piano terapeutico anche per non costringere i pazienti a rivolgersi ogni volta allo specialista, aumentando liste d'attesa e ineguaglianza nell'accesso alle cure".