(AdnKronos) - "Qualcuno - si chiede ancora Marina Berlusconi - farà mai mea culpa per questi metodi da sciacalli?". E ancora: "L’ideologia acceca sì, ma - afferma - qualunque persona sana di mente farebbe fatica a immaginare un killer assoldato ad Arcore che gira per Milano con nella valigetta sostanze capaci di annientare mezza città e tutto questo per eliminare una ragazza indifesa". Tuttavia, è successo lo stesso. "Qui - dice - scatta il consueto, perverso meccanismo, l’escamotage infallibile che consente di lanciare, nascondendo la mano, le calunnie più inverosimili". La figlia dell'ex premier riporta i ragionamenti, le suggestioni di questi mesi sul padre, definendoli "l’indecente campionario di fango che ci sentiamo sciorinare da decenni, con il pretesto di una sorta di responsabilità morale tanto assurda che neppure i tribunali staliniani credo avrebbero mai avuto il coraggio di sostenere", tanto da paragonare il delitto a quello di Giacomo Matteotti: "Il delitto Matteotti... Ma ci rendiamo conto della grottesca enormità?".Certo, ammette, "mio padre ha le spalle più che larghe, e di fronte a tutte le infamie con cui da 25 anni cercano di sommergerlo ha sempre reagito con un coraggio, una lucidità, una tenacia che non finiscono di sorprendere. Ma chi lo ripagherà - si chiede ancora -di quel che in questa storia di consapevole follia gli è stato gettato addosso?".