Roma, 9 ago. (AdnKronos) - Le "divergenze sulla manovra" citate nella mozione della Lega nascono "dalla richiesta di Salvini di portare il deficit al 3,5%". Lo affermano all'Adnkronos fonti di governo M5S, secondo le quali i 5 Stelle "non erano pregiudizialmente contrari. Ma, di fronte alle possibili resistenze del Colle e del ministro Tria, Salvini ha prima dichiarato la volontà di rimuovere Tria e poi ha deciso di tentare di gestire in proprio la prossima manovra imponendo un suo uomo fidato al Mef" dopo il voto. "Il tweet di Borghi di questa mattina conferma questa intenzione".Secondo i calcoli leghisti, riferiscono le stesse fonti, servirebbero 23 miliardi per il disinnesco delle clausole, altri 4-5 miliardi per le spese indifferibili, 5-6 miliardi per la flat tax, al netto del taglio degli 80 euro del bonus Renzi. In totale 32-34 miliardi. Partendo da un rapporto deficit-Pil tendenziale per il 2020 all'1,8% dopo l'assestamento (che tiene conto dell'aumento dell'Iva) e con una crescita stimata 0,7%, la manovra fatta tutta in deficit porterebbe quindi l'indebitamento al 3,5%.