Migranti: Sea watch 'pendola' fuori dalle acque territoriali

cronaca
AdnKronos
Palermo, 14 giu. (AdnKronos) - La nave Sea Watch 3 pendola dall'alba di oggi fuori dalle acque territoriali. L'imbarcazione della ong per il momento è ferma, zigzagando in mare, in attesa di capire dove sbarcare i 52 naufraghi a bordo. Ieri l'ong ha confermato di non volere fare sbarcare i migranti a Tripoli, in Libia. "Tripoli non è un porto sicuro", dicono. "Riportare coattivamente le persone soccorse in un Paese in guerra, farle imprigionare e torturare, è un crimine. È vergognoso - ha detto ieri Sea Watch - che l'Italia promuova queste atrocità e che i governi Ue ne siano complici". Il Viminale ha replicato con una direttiva preventiva con la quale diffida l'imbarcazione a dirigersi verso l'Italia. Intanto la nave è quasi ferma fuori dalle acque territoriali, in gergo tecnico 'pendola'. Ieri il ministro Salvini aveva detto: "La nave illegale, dopo aver imbarcato 52 immigrati in acque libiche, si trova ora a 38 miglia dalle coste libiche, a 125 miglia da Lampedusa, a 78 miglia dalla Tunisia e a 170 miglia da Malta. Le autorità libiche hanno assegnato ufficialmente Tripoli come porto più vicino per lo sbarco. Se la nave illegale Ong disubbidirà, mettendo a rischio la vita degli immigrati, ne risponderà pienamente".

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