(AdnKronos) - Con il rallentamento della congiuntura si è interrotta la fase di crescita della redditività delle imprese, iniziata nel 2013, che rimane comunque su livelli storicamente elevati. Le imprese tuttavia affrontano l’attuale fase ciclica con una struttura finanziaria più equilibrata del passato, grazie all’ampio autofinanziamento che ha rafforzato il patrimonio e alimentato la liquidità. Nel 2018 i prestiti al settore produttivo sono lievemente calati (-0,2%); la flessione si è intensificata nei primi tre mesi del 2019 (-2,3%). Il calo riflette l’indebolimento della domanda di credito e il moderato peggioramento delle condizioni di offerta. Le forme di finanziamento alternative al canale bancario, pur cresciute negli ultimi anni, rimangono comunque limitate. Nel 2018 la crescita degli occupati è stata debole (+0,6%), sostenuta in particolare dai lavoratori a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile (6,4%) in connessione con la maggiore partecipazione al mercato del lavoro. I dati del primo trimestre del 2019 confermano il rallentamento dell’occupazione e la prosecuzione della sostituzione di contratti a tempo determinato con contratti a tempo indeterminato.