(AdnKronos) - L'assessore all'Economia ha chiarito che il disavanzo "non è un debito verso terzi ma un'asimmetria tra poste attive e passive. Sono emerse una serie di discrasie createsi tra il 2015 e il 2016, con ovvie refluenze sui risultati dei bilanci attuali. La commissione ha fatto un'operazione di ricognizione, perché solo una Regione con i conti in regola può avere la capacità di negoziare con Roma un'autonomia finanziaria piena e dignitosa".Fra le cause principali dei disavanzi dal 2015 al 2017, come ha spiegato il presidente della commissione Giovanni Sapienza, ci sono "la cancellazione nel 2015 di residui attivi inesigibili per 5 miliardi 321 milioni e la rimodulazione di altri residui attivi per 5 miliardi 474 milioni, per un totale di 10 miliardi 795 milioni. Altri residui attivi - ha aggiunto - sono stati eliminati nel 2017 per 648 milioni anch'essi ritenuti inesigibili dagli uffici competenti".