Roma, 5 giu. (AdnKronos) - A Malta la totalità dei costi di investimento del gasdotto Melita TransGas che verrà completato nel 2024 con una capacità massima di circa 2 miliardi di metri cubi all’anno. E' quanto emerge dopo che l’Arera e il regolatore energetico maltese Rews hanno adottato una comune decisione sulla ripartizione dei costi del gasdotto Italia - Malta 'Melita TransGas'. Il gasdotto, che è stato identificato dalla Commissione Ue sin dal 2013 come progetto europeo di interesse comune, collegherà il sito di Delimara, in territorio maltese, con un nuovo terminale da realizzare a Gela mediante un tracciato di circa 160 km, in massima parte sottomarino.Poiché oltre il 90% dei benefici netti associati al nuovo gasdotto è attribuibile al sistema maltese, Arera e Rews hanno raggiunto l’accordo, ratificato da Arera con una delibera, che attribuisce, appunto, a Malta la totalità dei costi di investimento del gasdotto Melita TransGas. I 2 Regolatori hanno valutato la richiesta di investimento presentata dalla società promotrice di Melita Transgas, che stima i costi complessivi del gasdotto a circa 400 milioni di euro.Il nuovo gasdotto consentirà la connessione fisica di Malta al sistema gas europeo, ridurrà i costi di approvvigionamento gas per il sistema maltese, migliorerà la sicurezza di approvvigionamento e ridurrà l’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2. Sono inoltre attesi dei benefici anche per il sistema italiano, perché una parte – sebbene minima - dei propri futuri costi di trasporto sarà sostenuta da utenti maltesi. Il gasdotto Melita TransGas trasporterà gas dalla Sicilia alle centrali elettriche di Delimara, sostituendo il gas che è ora disponibile grazie a un terminale galleggiante di stoccaggio e alla relativa unità di rigassificazione.