Roma, 4 giu. (Labitalia) - "La sospensione parziale del Codice degli Appalti peggiora quello che per noi era già un testo pericoloso e deleterio per il settore costruzioni. Non è possibile affidarsi solo alla normativa europea lasciando un vuoto normativo che finirebbe per generare caos e anarchia in un settore già parecchio esposto a illegalità e criminalità". E' duro il commento, con Adnkronos/Labitalia, di Vito Panzarella, segretario generale di Feneail Uil, la federazione degli della Uil, all'accordo trovato dalla maggioranza di governo sula sospensione di alcune parti del Codice Appalti da inserire nello Sblocca Cantieri. "I dati -spiega ancora Panzarella- ci parlano di una leggera ripresa ma il settore" delle costruzioni "è fermo, prova ne è la crisi dei grandi gruppi, quindi è quanto mai urgente intervenire per sbloccare i cantieri e semplificare le procedure amministrative spesso troppo farraginose ma, come ribadito più volte, non è ammissibile nessun passo indietro su sicurezza e regolarità". Secondo il leader sindacale, "modificare il Codice liberalizzando il subappalto e il ricorso al massimo ribasso, incrementando i livelli di discrezionalità attraverso l'incentivazione delle procedure senza bando di gara e moltiplicando le stazioni appaltanti, avrà solo effetti distorsivi e degenerativi negli appalti finendo per colpire i soggetti più sani della catena, lavoratori ed imprese oneste". "Mi auguro che questo governo -conclude Panzarella- ci ripensi e riconsideri le nostre proposte che tengono conto di tutta una serie di anomalie e problematiche che affliggono il settore da sempre. La soluzione per noi non può essere di certo l’indebolimento, né peggio ancora l’assenza, di regole che servono ad impedire a un settore così esposto come l’edilizia di finire preda del malaffare e della criminalità con tutte le conseguenze che in questi anni abbiamo conosciuto bene, opere scadenti, progetti sbagliati, ponti che crollano e tragedie che potevano essere evitate".