Roma, 1 giu. (AdnKronos) - "Gli interessi sul debito che salgono tagliano la crescita: è un cortocircuito innescato da questo governo, che non ha però alcuna intenzione di porvi rimedio. Anzi: mentre i nostri titoli di Stato diventano meno affidabili di quelli greci, la pantomima della lettera di risposta all’Ue ha gettato altro discredito sul nostro Paese". Lo afferma Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi al Senato. "La lettera anonima spedita alla Commissione -perché si sa chi l’ha firmata ma non chi l’ha scritta -prefigura uno scenario da brivido sul 2020-2022. Come si fa, infatti, a centrare l’obiettivo di un disavanzo al 2,1 per cento se poi nella stessa lettera si dice che i partiti di maggioranza non vogliono aumentare l’Iva? Eppure, nelle condizioni in cui è stata ridotta la finanza pubblica, servirebbero 40 miliardi all’anno solo per stabilizzare il debito pubblico. Ormai, l’unica lettera davvero utile -conclude Bernini- sarebbe quella con le dimissioni del governo".