Roma, 21 mag. - (AdnKronos) - “È un passo avanti importante. Il provvedimento ha una notevole forza innovativa: per la prima volta si impone una percentuale minima di utilizzo di materiale riciclato nella fabbricazione primaria dei prodotti”. Così Stefano leoni, Coordinatore scientifico del Circular Economy Network promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e da 12 imprese e organizzazioni d’impresa, commenta il via libera formale da parte del Consiglio europeo alla direttiva che vieta dal 2021 oggetti in plastica monouso. “Per ora la soglia stabilita è del 30% al 2030: non è molto ma servirà a sostenere un mercato del materiale riciclato. È auspicabile - continua - che questa soglia non solo salga, ma venga introdotta anche per altri prodotti, ad esempio vestiti, arredamento, auto, elettrodomestici, costruzioni. Intanto la palla passa ai governi: in fase di recepimento dovranno fissare quote di riciclo minimo dei rifiuti raccolti relativi ai prodotti quali filtri e prodotti del tabacco, palloncini, assorbenti igienici, salviette umidificate e prodotti della pesca”.