(AdnKronos) - Lungi dall’essere un mercato completamente liquido, prosegue l'esperta del Rie, "è innegabile la strada intrapresa verso una maggiore 'commoditizzazione' del Gnl, con cambiamenti negli accordi commerciali, diventati più flessibili in termini di destinazione del gas, volumi da prelevare, durate, e nella formazione del prezzo a livello internazionale, non più interamente legato al petrolio". Aspetto che si è riflesso anche nelle dinamiche di prezzo, con valori "sostenuti fino ad inizio autunno. A partire da ottobre, tuttavia, i prezzi sono tornati a contrarsi - osserva Gugliotta -, ripiegando sotto i 10 doll/Mbtu. Domanda debole, offerta abbondante e discesa dei prezzi del petrolio le principali ragioni di questo trend". Per quanto riguarda, invece, l'aumento significativo dell'export verso il Vecchio Continente, le principali ragioni sono legate innanzitutto "ai prezzi spot del Gnl in Asia in calo, tali da rendere più conveniente per gli esportatori di quasi tutto il mondo movimentare questa fonte verso il Vecchio Continente dove i margini di guadagno sono stati più elevati”, prosegue l'analista del Rie.