Roma, 18 feb. (AdnKronos Salute) - Il governo Usa nei mesi scorsi si è impegnato a finanziare con 1 miliardo di dollari la ricerca di un vaccino universale anti-influenza, da mettere a punto nei prossimi 5 anni. Peccato però che, secondo le autorità sanitarie americane destinatarie delle risorse, il progetto non sia esattamente realizzabile. Si tratta di un "obiettivo ambizioso che temo anche non sia raggiungibile", ha detto infatti nei giorni scorsi Anthony Fauci, responsabile Malattie infettive ai National Institutes of Health. "Puoi avere un vaccino relativamente universale - ha aggiunto - Ma fino ad ora ogni sforzo per arrivare a questo punto non è stato nulla più che intellettualmente promettente".Insomma, 5 anni passano in fretta, troppo forse per craccare i segreti di un virus che ogni inverno mette a letto milioni di persone, solo in Italia. Una perplessità condivisa da Gary Nabel, Chief Scientific Officer di Sanofi, azienda che produce vaccini anti-influenza. "Dubito che vedremo dei progressi entro 5 anni", riferisce al 'Daily Mail'. Ci sono numerosi ceppi di influenza e ogni tipo di virus muta rapidamente. Insomma, mettere a punto un vaccino che protegga contro ogni ceppo non è impresa da poco. E se lo stesso Fauci non può che essere lieto del finanziamento, l'esperto non è convinto che la messa a punto di un vaccino universale sia un obiettivo possibile entro il 2023.