Roma, 14 feb. (AdnKronos) - "E' previsto un altro incontro. Dovremmo venire noi a Roma". Quindi alleati? "Sì assolutamente". Lo ha detto Christophe Chalencon, uno dei leader dei 'gilet gialli' che ha incontrato Luigi Di Maio a Alessandro di Battista, in un'intervista a Piazza Pulita. "E' bravo lui! -ha detto su Di Battista- è un po’ come me! ci siamo guardati…e anche se io non parlo italiano… ci siamo capiti al volo". Ma com’è andata di preciso? Vi hanno chiamati, senza dire niente al governo francese, e sono venuti da voi? "Esatto -risponde Chalencon- è questo il bello. Anzi, è straordinario. Il vicepremier del governo italiano che viene in Francia, a Montargis, e nessuno sapeva niente. Ha preso l’aereo ma non si è fermato a Parigi, il cuore del potere. Perché è venuto qui da noi. Abbiamo passato due ore insieme, ed eravamo d’accordo su tutto! Dopo la riunione abbiamo fatto le foto…ma quando le abbiamo pubblicate: allarme rosso!". "Ha fatto saltare tutti gli equilibri! E penso che quello che ha fatto segnerà la storia della Francia. Ci ha dato un riconoscimento internazionale…e ora altri ci stanno contattando…ha aperto una breccia… e ha fatto tremare Macron". Il governo francese ha detto che è stata una 'grave ingerenza'... "Da quando sono cominciate le proteste abbiamo avuto undici morti e dozzine di feriti. Tre mesi di conflitti come non ne abbiamo mai visti....quindi dell’ingerenza a Macron, io me ne fotto. Oggi è necessario che i popoli europei si rendano conto che la nostra lotta continuerà. E Macron? Cosa fa? non ci risponde politicamente ma con la forza! Quindi arriveremo al limite della guerra civile".