(AdnKronos) - Inoltre, pur percentualmente ridotta, si registra una sfasatura temporale tra la disponibilità delle fatture elettroniche presenti nella piattaforma dell'Agenzia delle Entrate ed il momento in cui le stesse sono visibili nei diversi portali delle software house che dialogano con il Sistema di Interscambio. Con potenziali conseguenti ripercussioni nei tempi di pagamento. “Tutto questo - aggiunge Bonomo -, si aggiunge a situazioni paradossali di adempimenti doppi, che si sovrappongono e che accentuano il senso di asfissia! Basti guardare all'obbligo, ancora in parte vigente, dei modelli Intrastat e del novello “esterometro”: due impegni quasi gemelli, ma che servono per comunicare informazioni simili, ossia, le operazioni intraprese con partner esteri. Un obbligo non banale che incide sui conti e sul tempo non solo delle 10mila imprese artigiane manifatturiere esportatrici abituali ma di tutti quelli che hanno fatture dall’estero come, banalmente, per pagare la pubblicità sui social”. Per questi motivi, pur credendo in un periodo di mero passaggio e di inevitabile transizione, sembra doveroso unire gli intenti e ridisegnare, in maniera ragionevole, il calendario delle prossime scadenze fiscali. La richiesta formulata al Sottosegretario Bitonci è stata quella di prorogare al 30 aprile 2019 la presentazione dello spesometro del secondo semestre 2018, della comunicazione delle liquidazioni IVA del quarto trimestre, dell'esterometro del mese di gennaio 2019.