Milano, 4 feb. (AdnKronos) - Nel varesotto solo il 29,6% delle imprese prevede di incrementare la produzione nel corso del 2019, un anno che sarà caratterizzato da "alti livelli di incertezza". E' quanto emerge dal rapporto presentato dall’Ufficio Studi di Univa, l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, che mette in luce come anche l’industria varesina stia rallentando. Nel 2018, il 56,2% dell’industria varesina ha dichiarato livelli produttivi in aumento rispetto al trimestre precedente. E' un dato positivo, ma in calo rispetto ai livelli dello stesso periodo di un anno fa, quando le attività in crescita si attestavano sul 69,2%. Positivo, invece, fino ad oggi il trend degli investimenti. Nel corso del 2018, grazie al Piano Nazionale Impresa 4.0, ben il 53% delle imprese della provincia di Varese ha fatto investimenti nella manifattura digitale. Peccato, però, che, anche a questa voce, non ci siano grandi speranze per il prossimo futuro. Le previsioni per il 2019, dopo il ridimensionamento degli incentivi previsto in manovra, le imprese che continueranno ad investire nell’industria 4.0 scendono al 34%.Secondo il presidente degli industriali di Varese, Riccardo Comerio, "occorre reagire" e le sei priorità per una politica di lungo periodo improntata alla crescita sono "infrastrutture, produttività, carico fiscale, formazione, semplificazione ed Europa". Le previsioni unanimi sullo 0,6% di crescita del Pil italiano "non possono essere liquidate come una congiura internazionale. È più verosimile - continua il presidente di Univa - che l’Italia debba fare i conti nei prossimi mesi con una congiuntura sempre più difficile che impone già oggi al Governo di cambiare la propria politica economica. Abbiamo più volte ribadito in questi mesi, sia prima dell’approvazione, sia dopo il varo in Parlamento della Legge di Bilancio che Quota 100 e Reddito di Cittadinanza non smuoveranno di una virgola le capacità di crescita del Paese”.