Roma, 1 feb. (AdnKronos Salute) - Nel 2017 in Italia il numero di celiaci ha superato quota 200 mila (206.561), più colpite le donne (145.759 rispetto a 60.802 maschi). La regione italiana dove sono residenti più celiaci risulta essere la Lombardia (36.529), seguita da Lazio (21.063), Campania (19.673) ed Emilia Romagna (16.765) mentre quella che ne registra meno è la Valle d’Aosta (520), seguita dal Molise (943). Sono i dati raccolti dalla Relazione annuale del ministero della Salute al Parlamento sulla celiachia 2017. Analizzando l’andamento delle diagnosi risulta che negli ultimi sei anni sono state registrate 57.899 nuove diagnosi, con una media di circa 10 mila nuovi casi l’anno. Nel 2017, rispetto al 2016, sono state 8 mila le nuove diagnosi. La fascia di età in cui si registrano più celiaci è quella 19-40 anni. "La celiachia è una patologia con tratti di auto-immunità che colpisce prevalentemente la popolazione femminile e si scatena quando il sistema immunitario, deputato a difendere l’organismo da batteri, virus e altri nemici, per errore comincia ad aggredire il glutine e una molecola presente in tutte le cellule e tessuti dell’organismo, la transglutaminasi tissutale", ricorda la relazione. A supporto della dieta senza glutine il Ssn nel 2017 ha speso in prodotti senza glutine erogabili circa 250 milioni di euro, con una media annua nazionale di circa 1.200 euro pro capite. Inoltre, nell’esercizio finanziario 2018 e sulla base dei dati del 2017. "Dopo la diagnosi certificata, l’unica prescrizione 'terapeutica' per la celiachia è un regime alimentare rigorosamente senza glutine. Per contribuire a una dieta corretta il Ssn eroga gratuitamente ogni mese un budget per l’acquisto di alimenti senza glutine specificamente formulati per i celiaci - evidenzia il report - Gli alimenti erogabili sono di fatto sostitutivi di quelli che tradizionalmente sono prodotti con cereali che contengono glutine e che nell’ambito della dieta svolgono la stessa funzione". "Riuscire a soddisfare i bisogni e le aspettative dei cittadini celiaci e delle loro famiglie è una sfida ambiziosa ma con impegno e collaborazione anche quest’anno i risultati sono stati apprezzabili", conclude la relazione.