Roma, 26 gen. (AdnKronos) - "In tempi non sospetti abbiamo duramente criticato il nuovo codice degli appalti. La trasparenza delle procedure non si ottiene triplicando la burocrazia e la confusione: ora giustamente l’Europa ci ha tirato la giacca". Così Brenno Begani, il presidente di Agci (Associazione Generale Cooperative Italiane) dopo che Bruxelles ha aperto formalmente una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sul Codice Appalti in quanto la legislazione italiana non risulta conforme alle norme Ue. L’Italia ha ora due mesi di tempo per fornire risposte efficaci. Il Governo, sottolinea Begani, "proceda in fretta a cambiare il Codice degli Appalti, ma ascolti i consigli di chi lavora e opera nei settori produttivi. Agci è pronta a dare il proprio contributo". Le imprese, e in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, conclude, "hanno la necessità di lavorare con regole certe, in condizioni di efficienza, con procedure di gara meno complesse e meno onerose, senza essere sopraffatte dagli adempimenti e dalla burocrazia".