Roma, 24 gen. (AdnKronos) - Potrebbe diventare 'impegnativa' la partecipazione ai gazebo il 3 marzo. Oltre al voto sulle primarie per il nuovo segretario Pd, potrebbe esserci la raccolta firme per il referendum abrogativo sul dl Sicurezza (proposta Martina) e anche l'adesione al manifesto 'Siamo europei' (proposta Calenda). Oggi l'ex-ministro dello Sviluppo ha chiesto ai candidati di portare il suo manifesto ai gazebo. "Mobilitiamoci non solo per votare il segretario ma anche per una proposta unitaria per le europee". L'idea è stata appoggiata da Martina. "Sono d'accordo con Carlo Calenda. Ai gazebo del 3 marzo parta la nostra mobilitazione. Proponiamo ai cittadini di diventare insieme a noi volontari per la nuova Europa". Silenzio invece dalle parti di Zingaretti, in pole come nuovo segretario. Del resto il progetto Calenda non convince tutti nel Pd. Una parte dei renziani, innanzitutto. Ma non solo. Oggi Andrea Orlando (tra i sostenitori di Zingaretti) fa un'altra proposta ai candidati: quella di sottoscrivere un documento comune del Pd per le europee. Sollecitazione condivisa via social dal lottiano Antonello Giacomelli, tra i più critici sull'operazione dell'ex-ministro. "Mi piace l'idea di Andrea Orlando, sarebbe un bel segnale se i candidati alla segreteria del Pd presentassero un documento comune dei democratici e socialisti italiani sulla prospettiva dell'Europa". Tanto che è lo stesso Calenda a intervenire: "Fantastico Andrea Orlando, c'è un Manifesto #SiamoEuropei firmato da 130.000 persone e lui chiede ai candidati di farne un altro. Mi raccomando facciamoci sempre del male". E il dibattito, tutto via social, non finisce qui. Arriva la controreplica di Orlando: "Chiedo troppo caro Carlo se oltre a sapere quello che pensi tu e i tuoi 130.000 sostenitori voglio sapere che cosa pensano quelli che guideranno il mio partito? Merito anche tuo se il tema si è imposto. Non credo ci sia un problema di copyright. O si?".