Pmi: Ambromobiliare, 13 mld da obbligo assicurazioni a investire

economia
AdnKronos
Milano, 18 gen. (AdnKronos) - Dirottare il 2% delle riserve tecniche del ramo Vita delle compagnie assicurative italiane verso le piccole e medie imprese e il private equity per dare una scossa all'economia reale. Quasi 13 miliardi di euro per risolvere i problemi del nanismo dimensionale e della sottocapitalizzazione delle imprese italiane. Una svolta da imprimere modificando il codice delle assicurazioni private e in grado di innescare un circolo virtuoso, fra crescita delle aziende, assunzione di personale e nuove quotazioni in Borsa. E' la proposta lanciata da Alberto Gustavo Franceschini, presidente di Ambromobiliare. "Per aumentare l'ammontare dei capitali che vengono destinati alle piccole e medie imprese bisogna intervenire sul mondo assicurativo", spiega Franceschini, contattato dall'Adnkronos. Le riserve tecniche a copertura del ramo Vita del settore assicurativo italiano, sottolinea, "ammontano a 650 miliardi a fine 2017. Basterebbe il 2% per cambiare completamente la storia della finanza italiana. Si parla di 13 miliardi. Se questi venissero destinati alle pmi sotto forma di sottoscrizione di capitale di rischio di società quotate all'Aim o investire in minibond avremmo risolto il problema della sottocapitalizzazione endemica dell'impresa italiana". Una misura che rafforzerebbe le nuove norme inserite nella Legge di Bilancio 2019 che prevedono che il 3,5% del capitale raccolto dai fondi Pir venga investito in titoli negoziati su sistemi multilaterali di negoziazione, come ad esempio l'Aim Italia, ed emessi da pmi, e che un altro 3,5% sia destinato al venture capital. Secondo i dati dell'Ania, le imprese assicurative investono il 7,7% delle riserve tecniche a copertura del ramo Vita sull'azionario contro il 17% delle compagnie francesi. Sui 650 miliardi di euro di riserve tecniche si tratta di 48 miliardi destinati alla Borsa contro i quasi 300 miliardi della Francia. Risorse che vengono destinate alle blue chip italiane e alle multinazionali quotate all'estero. Tanto che, spiega Franceschini, "non c'è un'assicurazione che sia presente sull'Aim".

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