(AdnKronos) - Anche in questo caso non mancano le responsabilità regionali e anche comunitarie e sotto accusa, continua la Coldiretti, è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. “Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – conclude la Coldiretti - devono invece superare i nostri prodotti quando vengono esportati".