Roma, 13 gen. (AdnKronos) - "Il peggio è passato" ed "è' il momento giusto per puntare sull'azionario emergente". A sostenerlo è Daniel Tubbs, Head of Emerging Market Equities di Mirabaud AM. "A differenza del 2017, quando l’azionario asiatico e dei Mercati Emergenti globali (Gem) ha registrato un rally di circa il 40%, il 2018 è stato un anno molto impegnativo per l’azionario emergente, con le azioni GEM e asiatiche in calo di quasi il 15%. Tuttavia, riteniamo che il peggio sia ormai passato e che, a nostro avviso, adesso sia il momento giusto per aumentare l’esposizione sui titoli azionari Asia (escluso Giappone) e su quelli dei Mercati Emergenti globali. Dopo il forte rally del 2017, le valutazioni si sono ristrette, in particolare in alcuni settori come le società cinesi di internet". "Inoltre, per tutto il 2018, l’azionario emergente ha risentito dell’impatto di un numero insolitamente elevato di titoli di giornale negativi, che hanno rappresentato importanti venti contrari. Ne sono un esempio la disputa commerciale USA-Cina, la crisi valutaria turca, le tensioni politiche in America Latina e l'aumento dei tassi d'interesse USA che ha supportato un rafforzamento del dollaro. Tutti questi fattori hanno costituito delle sfide importanti per i titoli azionari Gem". "A nostro avviso - prosegue Tubbs - le ragioni per un investimento a lungo termine nei Mercati Emergenti Globali sono ancora valide e in questo momento le valutazioni sono più interessanti sia rispetto al passato sia se confrontate con quelle dei mercati sviluppati. Per la maggior parte del 2018, i mercati emergenti hanno subito revisioni negative degli utili in quanto gli analisti sell-side hanno abbassato le loro previsioni sugli utili. Di conseguenza, mentre molte delle notizie negative che quest'anno hanno avuto ripercussioni sui mercati emergenti sembrano essersi già riflesse nelle valutazioni, le previsioni sugli utili delle azioni americane hanno appena iniziato a ridursi".