Roma, 13 gen. (AdnKronos) - "Il debito scenderà, è l’impegno del governo. Il calo sarà positivo per la crescita, poi questa dipenderà molto dalla politica monetaria e dalla congiuntura internazionale. Tra l’altro, sembra di vedere più cautela nelle politiche della Fed e di altre banche centrali". Lo afferma il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in un'intervista al 'Corriere della Sera'. Sul rischio che una revisione al ribasso del pil nel 2019 possa far emergere un deficit sopra il 2,04%, "il disavanzo - assicura - verrà tenuto in ogni caso sotto controllo con un’attenta azione di monitoraggio che è stata prevista e rafforzata con norme specifiche".Quanto ai rapporti con Bruxelles, per Tria, il problema "per ora, è risolto". "Ovviamente in futuro - prosegue Tria - c’è il tema del debito e della crescita con cui si aggiusta l’economia. Quando ci sia avvia per questa strada, bisogna sapere che i problemi non sono mai risolti: non per l’Italia, non per la Francia e per i vari Paesi". Il problema sono le regole europee? "Io mi auguro - risponde il titolare del Mef - che in futuro le regole possano essere cambiate. Non per fare finanza allegra, ma perché credo che il Fiscal Compact sia sbagliato. Fu approvato in un momento molto particolare. Sono regole rigide che non permettono di affrontare bene il ciclo economico. Credo che vadano cambiate nell’interesse sia della crescita, sia della stabilità finanziaria e sociale".