Roma, 10 gen. (AdnKronos) - "In attesa di leggere meglio l'integrale della decisione della Corte, mi sembra che anche da parte di chi si proponeva di censurare le gravi forzature passando per l'ammissibilità, ci siano due grandi motivi di positività: il primo, in linea di principio singoli parlamentari possono legittimamente ricorrere per la lesione delle proprie prerogative". Lo dichiara Stefano Ceccanti del Pd. Il secondo è che "si ammette che ci siano state forzature e, in sostanza, si dice che non saranno tollerate in futuro. Quindi non si potranno ripetere e questo era l'obiettivo fondamentale perseguito dai promotori. Obiettivamente, in questo sforzo comprensibile di criticare le forzature senza produrre effetti critici di sistema (anche se i promotori non avevano affatto chiesto di annullare la legge) non tutto al momento sembra perfettamente lineare: perché dal riconoscimento di principio non si passa all'ammissibilità in questo caso specifico?"."Perché, sembra di capire, le violazioni stavolta non sono state gravissime, ma così la decisione sembra in realtà una decisione anticipata di merito più che una di ammissibilità. E le violazioni sembrano non essere gravissime perché non precedute da un monito come questo. Comunque, resta il fatto che Presidenze di Assemblea e Governo avvisati, mezzi salvati", conclude.