Roma, 10 gen. (AdnKronos) - Arrigo Sacchi esce da Palazzo Chigi dopo circa due ore, a qualche metro l'ex cestista Dino Meneghin, vecchia gloria della pallacanestro italiana. Dribbla le domande dei cronisti parlamentari scatenati di fronte all'ex ct del Milan spuntato a sorpresa nella sede del governo italiano. "No, non ho incontrato Salvini", risponde a chi gli chiede del vicepremier leghista, tifoso rossonero convinto. Né risponde a chi gli ricorda le parole del responsabile del Viminale sul Milan 'privo d'anima' di Gattuso, improvvisando un confronto con la squadra di Gullit e Van Basten.Mantiene il massimo riserbo Sacchi, non rivelando chi ha incontrato nella sede del governo, ed evitando accuratamente di rilasciare giudizi sull'esecutivo gialloverde: "io sono un'ottimista", si limita a dire. Scortato' da telecamere, fotografi e taccuini fino alla fermata dei taxi più vicina, Sacchi viene fermato da un giovanissimo tifoso del Milan che gli chiede un selfie. "Non ho conosciuto il suo Milan - gli dice il giovane - ma me lo ha raccontato il mio papà. Un grande Milan, oggi teniamo duro...". L'ex ct si infila nel taxi con un sorriso, mentre Meneghin, dall'alto dei suoi due metri e rotti di altezza, fatica quasi a prendere posto al suo fianco.