Roma, 9 gen. (AdnKronos) - "Alla luce di quanto riferiscono oggi molti giornali, noi chiediamo che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, venga a riferire immediatamente in Aula”. Lo ha detto Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce azzurro di Camera e Senato, intervenendo oggi nell’Aula di Montecitorio.“Abbiamo appreso, infatti – ha evidenziato Mulè –, che Conte avrebbe chiamato, o meglio, sarebbe intervenuto personalmente almeno tre volte sulla famiglia Malacalza, azionista di riferimento di Carige; che avrebbe parlato e incontrato i figli Davide e Mattia e si sarebbe servito di una sua vecchia conoscenza, il professor Alpa, per fare pressioni sulla famiglia affinché sottoscrivessero l’aumento di capitale. Tutto ciò – ha proseguito –, sarebbe avvenuto tra il 15 e il 31 di dicembre, giorno in cui il presidente del Consiglio avrebbe incontrato l’ad di banca Carige, invitandolo ad “uno sforzo”, ricevendo in cambio un picche”.“Se quanto riportato fosse confermato – ha sottolineato Mulè –, getterebbe una luce oscura sulla genesi di questo decreto, perché non si capisce la ragione per la quale il presidente del Consiglio sia intervenuto in prima persona, su soggetti di una banca privata, travalicando ogni tipo di competenza. Tutto questo non è accettabile per la centralità del Parlamento e per il rispetto che si deve ad esso. Per questo, riteniamo quanto mai urgente e indispensabile che Conte venga in Parlamento e chiarisca i contorni di questa vicenda”.