Roma, 4 gen. (AdnKronos) - "Emergono ulteriori discriminazioni nei confronti dei dipendenti pubblici riguardo al prepensionamento con quota 100". A sostenerlo in una nota è il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo. Il lavoratore pubblico, aggiunge il sindacalista, "è, infatti, già penalizzato riguardo alle finestre d’uscita per la pensione, in quanto queste sono previste solo dal mese di luglio invece che da aprile come nel settore privato. Dalle indiscrezioni emerge un’ulteriore penalizzazione nei loro confronti: la liquidazione del Tfr o Tfs risulta possa essere incassata solo nel momento in cui saranno raggiunti i requisiti previsti dalla legge Fornero, ossia comunque i 67 anni o i 42 e 10 mesi di contribuzione, restando, inoltre, inalterati i criteri di liquidazione dei suddetti trattamenti di fine rapporto o servizio". Da questo, osserva, "si può dedurre facilmente che il lavoratore pubblico che usufruirà del beneficio previsto con quota 100 riceverà l’ammontare complessivo della sua buonuscita, nel caso in cui questa superi i 100.000 euro, solo dopo ben 8 anni. I dipendenti pubblici, insomma, devono scontare fino in fondo il fatto di essere tali, con continue differenze di trattamento rispetto a chi, invece, lavora nel settore privato. Pertanto la risposta sarà immediata".