(AdnKronos) - Un disastro provocato certamente, continua la Coldiretti, dalle straordinarie raffiche di vento ma non vanno sottovalutati i rischi per l’ambiente, gli incendi e la stabilità idrogeologica derivanti dall’incuria e dall’abbandono forzato. In Italia siamo di fronte all’inarrestabile avanzata della foresta che spesso senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che la rende però del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza. Sotto accusa il mancato riconoscimento culturale, sociale ed economico di chi vive e lavora a difesa del paesaggio e dell’ambiente, nell’interesse dell’intera collettività perché’ per difendere il bosco italiano, sottolinea la Coldiretti, occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli e dai consorzi. Lo spazio per un rilancio della forestazione nazionale è enorme se si considera che l’Italia importa dall’estero più dell’80% del legno necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento per un importo di 4 miliardi nel 2017 ed un incremento del 5% nei primi sette mesi. L’industria italiana del legno è la prima in Europa, ma con legname che arriva da altri Paesi vicini come Austria, Francia, Svizzera e Germania a dimostrazione di un grande potenziale economico inutilizzato. Ci sono tutte le condizioni per trasformare una tragedia in grandi opportunità per la ripresa di un Paese che ha fatto della sostenibilità ambientale un valore aggiunto del Made in Italy.