Roma, 31 ott. (AdnKronos) - "Gli armatori italiani hanno investito oltre 30 miliardi di euro in 10 anni nel rinnovo del naviglio, con evidenti effetti positivi sia sull'occupazione marittima che sulle prestazioni ambientali". E' il dato sottolineato dal presidente di Confitarma, Mario Mattioli, nella relazione all'assemblea annuale della confederazione, che si è svolta nel ventennale dell'istituzione del Registro Internazionale. "Da allora, non solo si è fermata l'emorragia delle nostre navi verso altri registri ma le stesse sono rientrate sotto bandiera italiana, dando luogo a un progressivo incremento in termini di flotta e occupazione", ha detto Mattioli. Insomma, "senza il Registro Internazionale oggi non saremmo qui a parlare dei successi della nostra flotta mercantile". “In vent’anni, la nostra flotta si è rinnovata qualitativamente ed è di fatto raddoppiata - ha affermato Mattioli - da circa 8,5 milioni di tonnellate di stazza siamo passati a fine 2017 a 16,3 milioni di tonnellate, nonostante il periodo difficile vissuto negli ultimi dieci anni”. Tutto questo con risvolti positivi sull’occupazione e sulla tutela dell’ambiente. “Grazie al Registro Internazionale, oggi la bandiera italiana si colloca al primo posto nel mondo per numero di marittimi italiani e comunitari occupati, pari nel 2017 a circa 38mila, oltre a 8.500 occupati a terra”. "Questi numeri - ha proseguito Mattioli - dimostrano che la facoltà data dalle legge di poter imbarcare su alcune delle nostre navi anche marittimi extracomunitari garantisce sia la competitività della flotta di bandiera che l'imbarco di un numero elevato di marittimi italiani e comunitari. Nonostante tali evidenze, da almeno due anni subiamo attacchi indecorosi volti a ledere la nostra immagine".