Roma, 30 ott. (AdnKronos) - "Ho da poco appreso che il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi è stato raggiunto da minacce reiterate da parte di gruppi neofascisti, scritte perfino sulla porta di casa. Rivolgo al giornalista e alla sua famiglia la massima ed incondizionata solidarietà, mia e del governo di cui sono membro. Raccontare e denunciare fatti e accadimenti non può essere considerata una colpa, ne' un motivo di persecuzione, mai". Lo dichiara il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Vito Crimi."Il giornalismo è una professione degna del piu' grande rispetto, poichè risponde al sacrosanto diritto dei cittadini ad essere informati e mira a concedere loro consapevolezza e liberà di scelta. Confidiamo nel lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine, che sapranno individuare e perseguire i responsabili di atti tanto vili e miserabili".