(AdnKronos) - E' da molti mesi che i riflettori sono stabilimente puntati sulle mosse di Lufthansa. Lo scorso 10 aprile, giorno fissato per la presentazione delle offerte (con un decreto la procedura di vendita è stata prorogata al 31 ottobre), l'aviolinea tedesca aveva presentato una proposta per una 'New Alitalia' ristrutturata, ribadendo, ancora una volta, di non essere interessati alla compagnia così com'è. Il documento, presentato ai commissari, avevano spiegato allora fonti della compagnia, conteneva le idee per una 'nuova Alitalia' sulla cui base sarebbe possibile intavolare un'ulteriore discussione. Un 'concept paper' su come una compagnia aerea completamente ristrutturata potrebbe apparire in termini di dimensioni, costi, destinazioni e così via". Oltre a Lufhansa, hanno presentato l'offerta EasyJet e Wizzair. Un'offerta, quella di Lufthansa, che, per l'allora ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, mostrava "un miglioramento in termini di mantenimento delle rotte intercontinentali sia in termini di personale" e che andava "ulteriormente negoziata". Anche le altre offerte "sono migliorative ma non ancora soddisfacenti" e, comunque, affermava Calenda, "su questo sì dovrà esprimere il prossimo governo". E, poco dopo il suo insediamento, al nuovo esecutivo Lufthansa aveva inviato una lettera confermando il proprio interesse per un'Alitalia ristrutturata. Nei giorni scorsi, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha tenuto poi a ribadire che “se una compagnia che è interessata ad Alitalia si pone nei confronti dell’Italia dicendo: ‘noi entriamo però ci dovete mandare a casa 3.000, 4.000, 5.000 persone’, allora evidentemente devo pensare che non ha la contezza di cosa stiamo facendo noi”.