Roma, 27 ago. (AdnKronos) - “Si può essere critici verso le intemperanze e i toni eccessivi del premier ungherese Orban, ma si tratta pur sempre del capo di governo di un Paese dell’Unione Europea, che oltretutto aderisce alla grande famiglia del Ppe. Né c’è da scandalizzarsi che Orban incontri, da capo del suo partito, il leader della Lega, Matteo Salvini". Lo dichiara in una nota Anna Maria Bernini capogruppo di Forza Italia al Senato. "Invece di presìdi e cortei di protesta, che spesso e volentieri degenerano in violenze verbali e fisiche, a Orban va chiesto di onorare gli impegni assunti nella Ue, accettare la ripartizione dei richiedenti asilo e rendere possibile la riforma dei Trattati di Dublino sullo status dei rifugiati. Salvini, se ne è capace, lo convinca a farsi promotore con i Paesi di Visegrad di una politica migratoria più solidale e collaborativa, in linea con i valori che sono alla base della civiltà europea". "Il che non toglie il necessario rigore verso l’immigrazione illegale e i trafficanti di esseri umani, e una strategia europea più efficace nei rimpatri volontari, nelle espulsioni e nella rete di accordi da stringere con i Paesi d’origine, in continuità con le politiche e l’azione diplomatica sviluppate con successo dal presidente Silvio Berlusconi”, conclude.