Roma, 27 ago. (AdnKronos) - "Secondo la maggior parte degli economisti, il capitale investito risultava già ammortizzato e remunerato alla fine degli anni Novanta e dunque i pedaggi oggi avrebbero potuto e dovrebbero essere drasticamente ridotti". Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, nel corso della sua audizione alla Camera, sottolineando che invece "ci portiamo dietro sei tipi di convenzione, sei sistemi tariffari con due gruppi che fanno la parte del leone. Atlantia (3.020 km gestiti), che comprende Autostrada per l’Italia (2.857 km gestiti) e che controlla sostanzialmente circa metà della rete a pedaggio; e poi il gruppo Gavio (1.212,1 km), che ne controlla il 20%".La convenzione di concessione con Autostrade per l’Italia, rileva il ministro, "è stata sottoscritta in data 4 agosto 1997 e ha fissato la scadenza della concessione al 31 dicembre 2038. Poi ci sono state le successive integrazioni sulle quali andiamo in dettaglio più avanti. Ma l’anno della grande privatizzazione è il 1999. Con il governo D’Alema - sottolinea Toninelli- inizia l’immenso business dell’asfalto per i privati. I giornali dell’epoca parlarono di 'volata in solitaria di Benetton' per prendersi il 30% di Autostrade dall’Iri. Il grande banchetto, tutto secondo le regole, precisiamolo, poteva avere inizio. Stiamo infatti parlando di manufatti infrastrutturali costruiti per la gran parte tra gli anni Sessanta e Settanta".