Palermo, 23 giu. (AdnKronos) - Per lui adesso "il miracolo è possibile". Piero Savona, candidato a sindaco di Trapani e unico 'competitor' al ballottaggio di domenica dopo la decadenza di Mimmo Fazio che non ha presentato la lista degli assessori a lui collegata, si mostra ottimista. "Sto registrando una maggiore consapevolezza in città negli ultimi giorni - dice all'AdnKronos -. I miei concittadini hanno preso coscienza che non si tratta solo di votare un sindaco, ma della possibilità di garantire un'Amministrazione stabile a una città già martoriata e finita sulle pagine dei giornali per un intreccio perverso di corruzione e politica". Dopo i colpi di scena delle ultime settimane il telefono dell'uomo scelto dai democratici per guidare la città per i prossimi cinque anni squilla di continuo. "Mi chiamano da ogni parte di Italia - spiega -. Tv e giornali sono interessati al caso Trapani".Nella città travolta dall'inchiesta per corruzione 'Mare Mostrum' cresce la preoccupazione. Tra cittadini e imprenditori. "Ci sono già le prime disdette di contratti per alcuni imprenditori da parte di aziende del nord - prosegue Savona -. Associazioni, aziende e semplici cittadini sono fortemente preoccupati da una possibile battuta d'arresto per la città, già travolta da una situazione difficile". Per Savona la sfida è duplice. Perché per essere proclamato vincitore dovrà superare un doppio quorum: dovrà recarsi alle urne il 50 per cento più uno degli elettori e almeno il 25 per cento dovrà scegliere Savona sindaco. Pena l'invio di un commissario e la decadenza dei consiglieri già eletti al primo turno. "Ci vorrebbe un miracolo" avevano sussurrato nei giorni scorsi dal Pd. "Da buoni cristiani abbiamo il dovere di credere ai miracoli - sorride Savona - e io personalmente oggi lo vedo più possibile".