Lombardia: al Pirellone un seminario sui beni confiscati

cronaca
AdnKronos
Milano, 14 giu. (AdnKronos) - In Lombardia il fenomeno dei beni confiscati alle mafie ha grande rilevanza, la regione si posiziona al quinto posto per numero di immobili sequestrati dopo Sicilia, Campania, Calabria e Puglia. Al febbraio 2017 sono stati ufficialmente censiti 2.321 immobili, soprattutto appartamenti, autorimesse e box, ma anche terreni ed edifici a uso commerciale e industriale. E’ quanto emerso nel seminario di questo pomeriggio promosso a Palazzo Pirelli dalla Commissione regionale Antimafia, presieduta da Gianantonio Girelli (Pd), che ha affrontato il tema della geolocalizzazione e dei regolamenti per l’assegnazione dei beni confiscati in Lombardia. Le province più rappresentate sono Milano (60%), Brescia (10%) e Monza Brianza (8%). Di questi beni, il 60% risulta già assegnato per il riutilizzo a fini sociali, mentre il 40% è ancora in gestione all'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). Vanno poi aggiunte 297 aziende confiscate, di cui 80 già riassegnate: si tratta soprattutto di immobili dai settori delle costruzioni, del commercio, della ristorazione e dei servizi: "Dobbiamo tenere alta la guardia - ha detto il presidente del Consiglio regionale lombardo, Raffaele Cattaneo, aprendo i lavori del seminario - e continuare a promuovere la consapevolezza di un fenomeno che c’è, anche se non appartiene alla nostra cultura tradizionale". "La vittoria dello Stato - ha aggiunto - deve servire per aumentare la consapevolezza e la partecipazione civile su questi temi, mettendo in gioco e responsabilizzando direttamente le risorse presenti nella società civile il cui contributo e supporto sono indispensabili per vincere questa battaglia anche sul piano culturale".

Leggi anche