Vaccini: Zaia, spero che il ministro imponga vere anagrafi informatizzate

cronaca
AdnKronos
Venezia, 14 giu. (AdnKronos) - “Noi non cerchiamo risse, polemiche e ribalte  politiche, non siamo contro le vaccinazioni (tutt’altro), e quando ci viene chiesto collaboriamo lealmente e nell’interesse generale con il Ministro e con i suoi tecnici, forti anche di un benchmark che è il sistema sanitario veneto, fra i più efficienti d’Europa e con un sistema di prevenzione che il mondo ci invidia”. Con queste premesse il presidente della Regione Veneto Luca Zaia replica alle affermazioni del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.“La prima considerazione spontanea è che il Ministro Lorenzin non ha affatto bisogno del consenso del Veneto, ha una maggioranza in Parlamento, si faccia convertire in legge il decreto indipendentemente dal nostro ricorso alla Corte Costituzionale. Si accerti però prima di avere il consenso di tutti i parlamentari”, sottolinea.“La seconda considerazione - prosegue il presidente del Veneto - è, politicamente, figlia della prima:  se si è intimamente convinti che il decreto sia perfettamente applicabile, che non lasci margini di ambiguità scientifica, che sia davvero indispensabile e che trovi un consenso corale, tranne che in un Veneto così fuori strada, il Ministro ne faccia tradurre i contenuti in singole leggi regionali. Non è operazione complicata, e forse in meno di 60 giorni molti Consigli regionali sarebbero in grado di deliberare. Non trovi dunque quindi l’alibi nel ricorso dei veneti per coprire un dibattito sull’opportunità di questo provvedimento che ormai serpeggia ovunque. Chi governa è chiamato sempre a scelte impopolari, ma posso garantire al Ministro che questa scelta del Veneto non è demagogica e populista”.

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