Venezia, 13 giu. (AdnKronos) - "Questo decreto va addirittura oltre l'obbligatorietà, con misure coercitive", ha spiegato Zaia oggi nel corso di un incontro con i giornalisti. "Noi siamo davanti a un decreto che oggi è legge e ha efficacia giuridica e l'avrà ancora di più dopo la conversione. La posizione della Regione è di non mettere in discussione il vaccino, ma mettere in discussione alcuni aspetti del decreto. Abbiamo dato mandato all'avvocatura di impugnare davanti alla Corte Costituzionale", ha spiegato il governatore. "Non lo facciamo perché siamo contro ai vaccini: non incontro mamme che mi dicono 'no senza se e senza ma'; ma mamme che sono preoccupate dal numero dei vaccini e dall'impossibilità di scegliere un programma vaccinale. L'obbligatorietà - ha spiegato Zaia - non risolve il problema del dialogo con le famiglie e in Veneto l'abbiamo dimostrato". Dal 2007 ad oggi il Veneto è l'unica Regione che non ha l'obbligo vaccinale e ha scelto di "irrobustire il dialogo con i genitori", con una performance nelle vaccinazioni del 92,6%. "Questo dimostra che l'obbligo vaccinale non è direttamente proporzionale alle vaccinazioni", spiega il presidente del Veneto, ricordando che in 15 paesi in Europa l'obbligo non esiste. "La nostra preoccupazione è che un decreto che va oltre l'obbligo ci crei un abbandono. Noi non vogliamo che il ricorso sia visto come una posizione contro i vaccini. Siamo gli unici ad avere un'anagrafe digitale sul tema, con dati in tempo reale. L'impegnativa si fa su tutta una serie di fronti e per la lesa autonomia di una Regione che ha un suo programma vaccinale e un suo rapporto con i cittadini", ha concluso Zaia.