Roma, 7 giu. (AdnKronos) - All'avvio delle votazioni in aula sulla legge elettorale, scricchiola il patto a 4 sul provvedimento. A quanto riferiscono fonti parlamentari Pd, i 5 Stelle starebbero insistendo per modificare la legge con emendamenti per introdurre preferenze e voto disgiunto. Divergenze che hanno fatto slittare il comitato dei 9 che si riunirà dopo il voto delle pregiudiziali sulla legge. L'insistenza dei grillini preoccupa il Pd che, in particolare sul punto delle preferenze, non intende cedere. Ma anche la questione del voto disgiunto è considerata insidiosa e comunque, si sottolinea, "se salta un solo punto dell'accordo, c'è il rischio che salti tutto". La trattativa è in corso ma in Transatlantico. Resta fiducioso il capogruppo Pd, Ettore Rosato: "Penso di sì", risponde a chi gli chiede se ritenga che i 5 Stelle non romperanno l'accordo. Ma c'è anche chi si chiede se i grillini non vogliano trovare il modo di sfilarsi dall'accordo. Del resto, le insidie in aula non saranno poche visto che potrebbero aggirarsi attorno al centinaio le richieste di voto segreto. E da fonti parlamentari di Fi c'è chi evoca la possibilità che venga messa la fiducia al Senato nel caso in cui dall'esame della Camera risultino evidenti difficoltà in vista del passaggio a palazzo Madama.