Roma, 7 giu. (AdnKronos) - “Il Partito democratico deve tornare a essere, senza prepotenza ma con responsabilità, l’asse di riferimento all’interno del panorama politico di un mondo ampio, culturalmente progressista e sinceramente riformista”. Lo scrive la ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, in un intervento su ‘La Repubblica’. “A me pare -aggiunge- che non ci sia discorso sulla legge elettorale che possa andare scisso da una precisa, e studiata, strategia politica sul quadro delle alleanze con cui ci si presenta al voto e con cui si intenda, in caso di vittoria, governare. È questo un vuoto clamoroso della nostra riflessione politica. Non sviluppare oggi una strategia per il dopo rischia di indebolire fortemente la stessa proposta del Pd, la sua identità di centrosinistra, la sua affidabilità di rappresentanza di un’area di pensiero e consenso politico articolato su un sistema di valori contrapposto a quello di centrodestra". Quanto ad una eventuale grande coalizione Pd-Fi, per Finocchiaro "non appare rassicurante sotto il profilo della stabilità e dell'efficacia politica del governare". Infine, "credo sia giusto e opportuno -conclude la ministra- utilizzare al meglio il tempo che ci separa dall’appuntamento con il voto, portando a compimento una serie di riforme già avviate, che –se approvate– darebbero maggiore forza e credibilità al nostro Paese e all’impronta riformista del Partito democratico: penso a provvedimenti già in dirittura d’arrivo come il processo penale, la concorrenza, il delitto di tortura, ma anche al nuovo codice antimafia, lo ius soli, il biotestamento".