Milano, 6 giu. (AdnKronos) - Nell'eurozona serve una netta presa di posizione politica per sanare la ferita alla credibilità del progetto della moneta unica, ancora aperta. Dopo il 'whatever it takes' pronunciato nel luglio 2012 dal presidente della Bce, Mario Draghi, che promise di fare qualsiasi cosa per salvare l'euro, è ora necessario che la politica faccia la sua parte. Mauro Micillo, responsabile della divisione Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo e amministratore delegato di Banca Imi, a un convegno sui debiti sovrani a Milano, ha spiegato che "nei primi 10 anni di vita l’euro è stato percepito da tutti come una vera moneta unica, indissolubile, per sempre. Poi, le crisi del 2009 e del 2011 hanno insinuato il dubbio che in realtà sia 'solo' un accordo di cambi fissi. Che dall’euro, in ultima analisi, ci si possa sganciare. Una ferita alla credibilità del progetto che è ancora aperta. Una ferita che il 'whatever it takes' monetario è riuscito solo a contenere. Una ferita che può guarire solo con un 'whatever it takes' politico".L’Unione Fiscale e la creazione di un mercato di titoli dell’eurozona, nella forma di European safe bond, "rappresenterebbero, alle orecchie dei mercati finanziari, importanti segnali di svolta politica", ha continuato Micillo. In particolare l’unione fiscale "sarebbe il 'whatever it takes' più forte in assoluto. Fino ad un paio di mesi fa appariva un’ipotesi tramontata, troppo lontana dalla realtà politica, ma l’esito delle elezioni francesi riporta il tema nell’agenda. Unione Fiscale sarebbe un vero e proprio 'euro 2.0'. L’euro diventerebbe una vera valuta, con una propria politica monetaria e una propria politica fiscale. Metterebbe una pietra sopra il rischio di ridenominazione". Gli European safe bonds, invece, "sarebbero una risposta meno forte e meno definitiva rispetto all’Unione Fiscale, ma appaiono come un’opzione più facilmente praticabile, si possono fare a Trattati invariati. E sarebbero comunque un bel passo in avanti per mostrare che l’euro esiste e ha un suo mercato di titoli para-governativi", ha concluso.