(AdnKronos) - Roma. Millennials senza pensione, ma questo lo sapevamo già, a meno che i 20enni di oggi non inizino da subito a mettere da parte qualcosa per la vecchiaia: hanno 40 anni di tempo. Un articolo contenuto sul F&D Magazine on Millennial and Work del Fondo monetario internazionale, fa il punto sul rischioso futuro previdenziale di una generazione (quella dei nati tra gli anni 80 e i primi del Duemila) etichettata con più di una definizione: Millennials, appunto, perché nati a cavallo del Millennio, generazione Y, generazione digitale. "Le pensioni pubbliche hanno svolto un ruolo cruciale negli ultimi decenni per assicurare un reddito dopo il ritiro dal lavoro", si legge nell'articolo firmato da Mauricio Soto economista esperto del Dipartimento Affari fiscali del Fmi. M per la generazione dei Millennials che entra nell'età lavorativa "la prospettiva è che le pensioni non provvederanno alla loro sicurezza economica nella stessa misura in cui è stato per le generazioni precedenti". Dunque i Millennials dovrebbero subito pensare a forme di previdenza complementare. Le pensioni sono state una forma importante di reddito, coprendo oltre il 60% del reddito nei paesi Ocse. Inoltre le pensioni hanno ridotto la povertà: senza gli assegni pensionistici infatti il tasso di indigenza per over 65 nelle economie avanzate sarebbe ben più alto.