Roma, 4 giu. (AdnKronos) - L’economia circolare potrebbe determinare nel mondo una crescita di 1.800 miliardi di euro da qui al 2030, ovvero il doppio della crescita prevista con il modello attuale. La rivoluzione tecnologica implicita in questo cambio di paradigma potrebbe produrre un aumento di reddito di 3000 euro annui per nucleo familiare e una crescita del pil tripla rispetto a quella prevista senza modifiche al sistema economico attuale. Ma soprattutto: il consumo di materiali primari, grazie all’economia circolare, potrebbe ridursi del 32% entro il 2030 e del 53% entro il 2050. E' questo lo scenario prospettato da Edizioni Ambiente in vista del primo Forum nazionale sull'economia circolare, in programma a Bologna il 7 giugno prossimo e promosso è promosso dalla Città metropolitana di Bologna e da Edizioni Ambiente, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, il Comune di Bologna e SprecoZero.net, con il patrocinio dell’Università di Bologna e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Sponsor tecnici Materia Rinnovabile e Hill+Knowlton Strategies.Sarà l'economista inglese Kate Raworth, secondo The Guardian tra i primi 10 economisti più influenti al mondo, ad aprire i lavori illustrando la sua “Teoria della ciambella”, una nuova “teoria dei limiti” che è una radicale critica ai tradizionali approcci economici, responsabili di non aver saputo prevenire le grandi crisi degli ultimi decenni".