(AdnKronos) - "Come si può escludere gli Ncc dalla possibilità di operare attraverso piattaforme tecnologiche e sul territorio Italiano, solo per continuare a favorire e agevolare il servizio taxi? Servizio che per anni ha goduto di privilegi e di una posizione dominante sulla concorrenza, con accesso ai varchi delle stazioni e aeroporti e operando attraverso le radiotaxi, eludendo così le norme vigenti?", si chiede Federnoleggio."Politici, artisti, amministratori pubblici e privati -rileva- sono tra i clienti più assidui del servizio con noleggio conducente. Si parla di un rapporto consolidato, di fiducia, di qualità e di professionalità. E poi c'è un turismo fatto da piccoli gruppi o da singoli individui che prenotano su web, via email. Il ministro Delrio ed i suoi collaboratori dovrebbero sforzarsi di normare almeno quanto già avviene nel presente, se non riescono a guardare al futuro". Delle dichiarazioni recenti di apertura alla concorrenza, al mercato, alle nuove tecnologie, ai nuovi operatori, tenendo conto delle esigenze di mobilità integrata e sostenibile delle nostre città Metropolitane, sottolinea Federnoleggi, "non c'è traccia nella proposta di decreto presentata. La categoria del Noleggio con conducente, composta da circa 200mila addetti e 80mila aziende, è stanca di essere presa in giro e di non poter operare come le altre aziende europee. Lo stato di agitazione è dichiarato da mesi e, se il prossimo 29 marzo, non si riceveranno atti concreti, politici e tecnici nella direzione dichiarata, verranno messe in atto tutte le azioni a tutela del settore".