(AdnKronos) - La pronuncia della Cassazione, sottolinea la Cna, "porta finalmente risposte chiare all’impresa che ha dovuto gestire tre ricorsi (il gestore incaricato della riscossione del tributo, dopo aver perso il primo ricorso alla Commissione Tributaria, ha portato avanti altri due livelli di giudizio nel tentativo di far valere l’applicazione del tributo anche laddove non dovuto) e attendere molti anni".La sentenza "rappresenta anche una nuova conferma sulla correttezza di un principio, da sempre sostenuto dalla Cna, ma che parecchi Comuni sembrano ancora non voler rispettare. Una più corretta definizione di questo tributo non solo alleggerirebbe le imprese da pesanti costi non dovuti, ma consentirebbe anche una tassazione più coerente con gli obiettivi di tutela ambientale, consentendo alle imprese di privilegiare i circuiti di raccolta privati che hanno dimostrato di garantire una gestione più efficiente e sostenibile da un punto di vista ambientale rispetto al servizio pubblico. E’ un risultato importante, che auspichiamo possa rappresentare il tassello fondamentale per uscire da questa situazione. La sentenza del più alto organo di giudizio, può consentire, finalmente, di superare le criticità che negli anni hanno caratterizzato l’applicazione della tariffa rifiuti".