(AdnKronos) - Un risultato positivo, frutto della particolare crescita delle vendite all’estero (+13,7%) per le imprese di maggiori dimensioni con più di 50 addetti. Anche per il fatturato (sia totale che estero) la provincia si colloca al primo posto in Veneto per aumento nel 1° trimestre 2016, evidenziando incrementi superiori al dato medio regionale (+2,6% il fatturato totale e +4,4% il fatturato estero in regione). Rimane invece di fatto stazionaria la tendenza dell’occupazione come conseguenza del calo che ha interessato le microimprese con meno di 9 addetti (1,9%). Tiene invece l’occupazione delle PMI (+0,2%). “Su questo ridimensionamento - interviene il presidente della Camera di Commercio di Padova Fernando Zilio- va detto che il dato stazionario del 1° trimestre va valutato anche in relazione al ridimensionamento degli incentivi governativi per le assunzioni rispetto all’anno precedente, che avevano contribuito alla crescita negli ultimi tre mesi del 2015”. Le previsioni per il 2° trimestre 2016 fornite dalle imprese intervistate indicano il mantenimento del trend positivo per produzione e fatturato, con un ulteriore rafforzamento dell’espansione degli ordini dall’estero, anche se permangono incerti i riflessi sull’occupazione. Tra gli altri indicatori attualmente disponibili sulla dinamica del mercato del lavoro, si conferma la riduzione delle ore di Cassa Integrazione anche nel 1° trimestre 2016 (3,5% rispetto allo stesso trimestre del 2015) per effetto delle diminuzioni che hanno interessato edilizia, metalmeccanica e chimica. Altri dati diffusi dall’Agenzia Regionale “Veneto Lavoro” sempre relativi al 1° trimestre indicano una diminuzione dei lavoratori coinvolti in crisi aziendali (-18%). Calano anche gli ingressi nelle liste di mobilità (-55,4%). I dati sugli impieghi bancari aggiornati a fine febbraio 2016 indicano un parziale recupero dei finanziamenti a favore delle imprese industriali (+0,3%) rispetto al trend negativo che perdurava negli ultimi 4 anni, pur se permane ancora un calo degli impieghi verso le imprese terziarie (3,7%) e in misura maggiore delle costruzioni (16,8%). Si conferma inoltre la ripresa del credito alle famiglie (+4,2%) iniziato alla metà del 2015, grazie anche delle condizioni favorevoli dei tassi di interesse applicati alla clientela.