(AdnKronos) - Per quanto riguarda la dinamica delle imprese al 31 marzo 2016, l’arretramento complessivo risente della diminuzione delle imprese agricole (1,9%) e di quelle industriali (1,8%), non compensata dalla crescita del terziario (+0,3%). Sempre più in calo le imprese del settore costruzioni (2,5%) mentre il manifatturiero segna 1,1%. Nel terziario sono in diminuzione le imprese del commercio-turismo (0,2%) mentre tiene il commercio al dettaglio. Col freno a mano tirato sono i servizi alle imprese (+0,8%) mentre vanno un po’ meglio i servizi alle persone (+1,3%). Tuttavia nei primi tre mesi dell’anno si verifica generalmente un aumento delle cessazioni dovuto alla chiusura di attività che si concentra maggiormente tra gennaio e febbraio, con conseguenti riflessi negativi sullo stock delle imprese.Continua la flessione dell’imprenditoria giovanile (3,5% pur contro il 4,3% alla stessa data del 2015) con riferimento ai giovani con meno di 29 anni. Rimane invece positiva la dinamica dell’imprenditoria straniera,per la quale si conferma il trend di crescita degli ultimi anni con una variazione del +4,6%. Tra le principali attività, la crescita maggiore si registra nel commercio, nella ristorazione e nel manifatturiero, con variazioni positive nei servizi e una ripresa nelle costruzioni. Tra gli imprenditori extracomunitari la componente cineserimane maggioritaria (2.208 unità pari al 28,5% sul totale degli extracomunitari). Per quanto riguarda gli indicatori dell’industria manifatturiera i dati ricavati dall’indagine congiunturale realizzata in collaborazione con Unioncamere Veneto, indicano una dinamica favorevole della produzione (+4,6% rispetto allo stesso trimestre del 2015): risultato che colloca le imprese padovane al primo posto in regione con una variazione superiore al dato regionale (+2,4%). L’aumento registrato nel trimestre è il maggiore degli ultimi 5 anni, così come avviene per il fatturato sia nel complesso (+6,6%) che in particolare per il fatturato realizzato sui mercati esteri (+10,3%).