(AdnKronos) - "La memoria -scrive ancora il Capo dello Stato- non è un accessorio di scarso valore, né un freno all'innovazione. E', invece, un bene costitutivo di ogni comunità e antidoto contro il ripetersi di avventure di stampo neonazista e neofascista. Nella scelta della Repubblica il 2 giugno del 1946 e nei principi della Costituzione si è rispecchiata la voglia di riscatto del Paese, avvilito dalla dittatura e dalla guerra e soggiogato dagli occupanti. L'impegno per l'affermazione dei valori della persona e dell'umanità intera non può conoscere soste e riguarda tutti: istituzioni elettive, magistratura, Forze di polizia, istituti educativi, l'intera società civile". "L'Anpi può favorire un dialogo con i giovani, con le scuole, con i corpi intermedi affinché i valori fondanti del nostro ordinamento siano ancora generativi di giustizia, di etica pubblica, di condivisione, di coscienza dei diritti e dei doveri. La democrazia, edificata a prezzo di enormi sacrifici, è nelle nostre mani. Nessuna conquista è di per sé definitiva. Dobbiamo esserne all'altezza per rafforzarla e allargarne continuamente le sue basi". "Decisivo è anche il destino del progetto europeo: nel mondo globalizzato, l'Europa unita -conclude Mattarella- è la dimensione necessaria per affermare valori di cooperazione internazionale e valorizzare il nostro modello politico e sociale, che si è affermato proprio in seguito alla Guerra di Liberazione".