(AdnKronos) - Nella rosa delle cinque migliori performance di ciascun gruppo non figura alcun aeroporto italiano. Nel gruppo 1, svettano Istanbul Saw (+19,5%), Dublino (+17,5%), Barcellona (+16,1%), Copenhagen (+13,2%) e Amsterdam (+12,4%). Nel gruppo 2, a crescere di più sono Colonia-Bonn (+28,1%), Alicante (+22,1%), Malaga (+18,2%), Palma de Maiorca (+17,8%), e Atene (+15,7%). E, ancora, primo del gruppo 3 è Berlino Schonefeld (+43,2%), Faro (+28,5%), Larnaca (+19,5%), Bucharest Otp (+18,4%) e Porto (+17,5%). Il gruppo 4 vede addiruttura una crescita a tripla cifra: Liegi (+275,4%), Ohrid (+173,9%), Ostanda (+136,6%), Santorini-Thira (+127,1%) e Oradea (+70,7%). Nel solo mese di marzo, la crescita del traffico passeggeri è stata del 5,5% mentre il cargo ha registrato un calo dell'1,8% e i movimenti di aeromobili un incremento del 2,3%. Per i quattro gruppi di aeroporti, la crescita è stata, rispettivamente, del 6,1%, 6,2%, 11,2% e 9,5%. Anche a marzo, nella parte alta della classifica non ci sono aeroporti italiani. "Gli aeroporti europei - commenta il direttore generale di Aci Europe Olivier Jankovec - hanno mostrato un'eccellenti performance in termini di traffico passeggeri nel primo trimestre. Hanno aiutato il giorno in più di febbraio e le festività pasquali che sono cadute a marzo ma l'incremento del traffico in molti aeroporti ha sfidato le difficoltà economiche. In qualche misura, ha fronteggiato le difficoltà crescenti del contesto geopolitico e della sicurezza. Finchè questi rischi rimangono sotto controllo e il carburante rimarrà a prezzi accessibili, manteniamo positivo l'outlook per il resto dell'anno. Il fatto che gli aeroporti siano fortemente focalizzati a migliorare le loro posizioni competitive e a attrarre nuovo traffico gioca un importante ruolo nel sostenere la fase di crescita".